giovedì 6 novembre 2008

Stromboli racconta...l'autunno



L’autunno è arrivato in ritardo ma è arrivato; finora è stato un prolungamento dell’estate con temperature molto alte e con una predominanza di venti di scirocco che sanno d’Africa.
I colori su per la montagna e tra le vie dell’isola sono ancora estivi; le buganville non sono ancora sfiorite cosi come i gelsomini e il basilico che con il loro profumo ci fanno sentire ancora in vacanza.
Mentre le olive sono ancora sugl’alberi e l’uva per la malvasia a fermentare al sole sulle cannicciate, nei giardini delle case, già colorate di giallo mandarini, limoni e arance crescono velocemente così come i bulbi dei narcisi, che fanno tanto Natale, cominciano a spuntare nella terra ancora piuttosto arida.
Queste belle giornate di caldo sole ci hanno aiutato nel sempre triste e problematico passaggio tra la bella stagione e l’autunno che per molti è un vero trauma.
Con la partenza degli ultimi turisti, con la chiusura delle attività e soprattutto con il cambio dell’orario che ci fa sprofondare in piena notte già alle cinque del pomeriggio, l’isola pare sia andata in letargo.
E’ un periodo molto triste ma per molti è anche un momento per godere di un po’ di riposo dopo una lunga estate di fatiche.
Fino a qualche hanno fa ci si rilassava andando a funghi su per la montagna, soprattutto porcini che crescevano in abbondanza, ma da due anni a questa parte, apparentemente senza motivo, i funghi sembrano essere scomparsi.
Che peccato! Ricordo le gare che si facevano a chi ne raccoglieva di più e le lunghe passeggiate, mimetizzati tra i cistus e le ginestre nel tentativo di non farsi scoprire dagli amici rivali.
Spesso per precederli partivamo ad orari assurdi, al mattino all’alba o poco prima di pranzare, certi che nessuno si sarebbe messo in cammino in quelle ore e invece puntualmente ci ritrovavamo tutti assieme a battere palmo per palmo gli stessi sentieri.
Fin da ragazzino, dapprima con mio nonno, poi con mio padre e i miei fratelli, era un vero divertimento avventurarsi in quei luoghi alla ricerca di posti nuovi, sempre più su, verso la vetta del vulcano. Prima della realizzazione del nuovo sentiero, che ha fatto sì che la montagna fosse più accessibile a tutti, certi luoghi per noi erano molto intimi, quasi personali e ti trasmettevano una sensazione magica. In particolare, ogni qualvolta mi avventuravo per quei sentieri, mi fermavo sempre nei pressi di un enorme masso, probabilmente una delle tante “bombe vulcaniche” che negli anni lo Stromboli ha catapultato lungo le pendici, in direzione del paese.
Quel masso aveva delle grandi particolarità; oltre ad essere enorme vi era il suo colore, un rosso acceso, che a toccarlo sembrava ancora emanare calore. Era liscio e arrotondato così da sembrare una grossa palla.
Col tempo era scivolato dentro il letto di un antico fiume di lava e nelle sue crepe erano cresciute numerose piante di cistus e alcuni capperi che lo facevano sembrare un enorme vaso.Ogni volta che giungevo in quel luogo ci trovavo sempre delle lucertole a riscaldarsi o a rincorrersi quasi come giocassero a nascondino, poi mi sedevo e mentre sbucciavo un mandarino, poggiavo la schiena su quell’enorme masso e da quel posto privilegiato osservavo felice il mio piccolo mondo dall’alto e lontano, lungo la linea dell’orizzonte, il mondo di tutti.
Fabio Famularo
Foto: Marcella Di Benedetto 6 Novembre 2008

4 commenti:

raffaella ha detto...

Wéééééé!!!Devo ammettere che quella di creare un blog su Stromboli è stata veramente una bella idea!Che dire di quest'isola magica, con la forza attrattiva del suo Vulcano e in cui aria, acqua, fuoco e terra si confondono tra loro e tu insieme ad essi?
A me fa pensare alla libertà, quella vera, e....come faccio a non tornarci ogni anno???!!!! (quest'anno forse anche prima).

Anonimo ha detto...

Ho letto attentamente il tuo post e mi è sembrato di riuscire a vedere perfettamente con i miei occhi l'isola e le cose che descrivi.. Grazie per avermi fatto provare questa bella sensazione.. Matteo

Anonimo ha detto...

sono stato a sromboli quest'estate bellissimo e vi ho anche visto col vostro mercatino.un saluto govanna

Grande_Rio ha detto...

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

(Ungaretti - Soldati)